Report incontro 7 giugno 2022

Questa sera ci sono state molte disdette per vari motivi e quindi eravamo solo in sei, ma agguerriti.

La parola si è “liberata” con Libera la quale con la sua composizione “La speranza” è stata capace di coinvolgerci tutti nonostante la brevità del suo intervento.

L’ha seguita Carlo con “Spazio libero”, una poesia che l’autore ha dedicato alle donne.

Mark rilegge l’unica poesia scritta dal Foscolo in inglese e da lui tradotta con perizia in italiano, soffermandosi sull’espressione poetica “calliore”

Edy ci legge una poesia di Iva Ticic presente nella silloge della decima edizione del Concorso di Poesia Castello di Duino, rinfrescando antichi ricordi.

Cinzia ci legge una sua poesia dedicata al Timavo facendocelo rivivere persino con i suoi gorgoglii sotterranei.

Con la lettura di “Sommacco, gemma del Carso” Ottavio, ricordando il periodo del suo vivere in Germania, chiude il primo giro poetico.

Continuando con la poesia, si ripropone Mark con un testo francese “Le roi des fous” (Il re dei folli), poi ritorna Edy con “Rinascita”, sua composizione libera da ipocrisie. Cinzia, con il “Tarbaro albero”, nuovamente Carlo con una sua poesia recente “Ottimismo”, segue Ottavio con “Mi ama, non mi ama” rinfrescando i tanti fiori privati dei loro petali per scoprire se si era ancora amati o no.

Poi ancora Libera con “Normalità”.

Chiudono Mark ed Edy rispettivamente con “L’angoscia dell’infinito” e “84”.

Una serata fruttuosa riscontrabile nei sorrisi dei poeti che si congedano.

a cura di Ottavio Gruber