Report 3 Dicembre 2024

Dopo l’inserzione sul Piccolo, abbiamo raccolto l’appello in 12 desiderosi di far sentire la poesia:

Incomincia Donatella, con “San Nicolò”, ….. S’inaugura la Fiera, evviva, evviva ….. guardo il mondo in fermento come fosse il primo e l’ultimo Natale ……

Poi Luigi con la poesia “10 e 42 di fuoco” … supermercato LD …… strano miscuglio, …. mentre io entro e bypasso una donna dai capelli rossi, una donna con il carrello vuoto come il mio, …. Non avevo ancora fatto colazione, …. Allora reparto dolci …….

E Vittorio con la sua “Felicità”    Felicità, che mi passi davanti come un treno a vapore senza età, senza fermarti, ….. Felicità, sei un giro di rose, un’illusione infantile, ….. diventi infinita in un bagno di stelle …..

Maria, che legge la poesia di Gabriella “Vorrei che un giorno”

E ancora Bruno con “Pensieri dolci / amari” ….. tanti abissi, quello che siamo, ….. tanti giardini ,,,,, tanti occhi pieni di perdono, e quanto cammino in una terra di sofferenza, e quanta sofferenza fra rose e fango.

E Maria Vittoria che legge qualcosa di Eddy Bernabè “Nonna, cosa si fa se si è disperati?”  …. Si cuce bambina mia, cucire fa decrescere la disperazione, le sarte sanno che …… riesci a raggiungere altri mondi. …..Cosa si impara cucendo ?  Siamo disperati perché pensiamo sempre al futuro

Poi Ezio “In Carso”, poesia in dialetto, Xe tanto che no vado sul Carso, ….. sarà bel andar là sulle piere, ascoltar i pini e vardar la mia cità…….

E Libera con “Shakespeare” parla la poesia dei canoni letterari occidentali , …. Ora la polvere soffoca pure il mio silenzio, …. Vi troverete un senso, …..

E Mark che fa una comunicazione su uno slam fatto di recente con le Ombre e poi legge la sua poesia “Carso”, ….. abbiamo perso il contatto con la terra e cancellato i nostri passi, …. Abbiamo scolpito di simboli il suolo, …. Alla fine dei tempi abbiamo rotto la storia, …. Io sono colui che ti passa accanto, …. Accanto al tempo, …. Nel suo sguardo porta riflesso il cielo.

Poi ancora Oriana che legge la sua poesia “Il sapore del tempo”, …..  forse non era un sogno, … l’ora tarda mi impediva il senso del tempo, …… oltre l’oscuro manto ho visto, mi è venuto incontro, …. Io ho scelto te amore mio …….

E Carlo con “Capelli” …. Sguardo fulgido,  …. Cuore sciolto, …. Fili tessuti, … trame bionde ….

Ed infine Ottavio che legge “Ci sono sogni”, in ricordo di una giovane donna, ospite del club Zyp che veniva ai nostri incontri assieme ad altri portatori di Handycap.

Poi partiamo con il secondo giro di letture:

Libera, legge una poesia di Ottavio, “Rosa regina”

E Luigi “Si scrive”

Vittorio “Bentornato amico mio”

Maria, con una poesia di Gabriella “L’amore non lenisce la ferita della nascita”

Bruno salta la sua

Maria Vittoria, “Pena ingolfata”

Ezio “Rosandra”

Mark, “Trieste ,ancora Trieste”

Oriana “Quelle come me”

E Ottavio “Una bara dipinta di cielo”

 

Ottavio Gruber