Report 10 dicembre 2024

Questa sera a Trieste deve esserci un gran freddo; difatti siamo solo in otto ma comunque armati di tanta poesia che porta ad un avvicinamento spirituale.

Incomincia Guido con “Ti svegli alle 7”, una poesia che riporta indietro nel tempo …..

Ti svegli alle 7 e fuori piove,     tua madre ti dice di restare a letto,    ….. è stato bello essere stato un bambino, …. Eravamo felici senza saperlo …..

Poi Maria con una poesia di Gabriella “Il giardino fiorito” … ho sognato un giardino fiorito dove i bambini erano vestiti di rosa, ….  Guardavo avanti sulla strada, più oltre sulle case, poi ancora il mare ….. e poi ancora, forse , …. il tempo futuro …..

E Bruno con “La natura violata” (25 settembre 2003)….. sono arrivati fin qui, con i loro rumori scandalosi, ….. una massa anonima, …. Pretendono di avvicinarsi agli esseri del bosco con i volti sfacciatamente dipinti, ….  Per ricordarsi un giorno che non hanno vissuto.

E Alda con la sua poesia “Ricamatrice” ….. come appare poco a poco la trina dei tuoi pensieri …. Sfiorare con tocchi lievi la trama della tua tela …..

Maria Vittoria con la sua poesia “Strada”, …. La strada non c’è …. Mi manca la speranza, …. Oscurità è solo assenza di luce, ….. ecco la strada, porta con se impeccabili, innumerevoli domani.

E ancora Cinzia con “Il metro per cingere l’attimo” …… non è il litro per colmare il tutto, …. l’eternità che è la vera patria dell’anima.

E Ottavio che legge una poesia che ricorda Zora, … siamo stati da Zora in ospedale….  Mentre lei con noncuranza discorreva già di cremazione, ….. non potevo capacitarmi che quei suoi occhi azzurrissimi  dovessero un giorno salire al cielo per la canna nera di un camino. ……

Seguono le poesie del secondo giro:

Guido con la sua “Ti amerò per sempre”

Maria, di Gabriella “Il venir meno della sera”

Bruno, “Superficiali rapporti quotidiani”

Alda, “Un sbrego color celeste” in dialetto

Maria Vittoria, “Affiderò i miei pensieri al vento”

Cinzia, ”Memento mori”

Ottavio, no poesia.

 

Ottavio Gruber