Ieri pomeriggio presso il Bar X c’è stata la cerimonia d’apertura della mostra di Ottavio Gruber. Le incisioni esposte nonchè le relative poesie hanno ispirato molti dei partecipanti a scrivere una poesia che è stata letta e “sentita” con commozione da tutti noi. Anche questa sera si è ripetuto l’incanto poichè assieme alle poesie individuali si sono rilette pure quelle della mostra:
RITRATTO DI MONA LISA di Vittorio Comisso
Intingendo il pennello nello spazio …
colgo il tuo sguardo … con il tuo sorriso ironico, velato di ironia …
Sei uomo …?? donna??… o tutti e due insieme …??
Tu per me sei quadro e … specchio…
Che esplora il dentro…. e il fuori…. l’anima mia
Diretto va… il tuo sguardo..
negli occhi di chi ti ammira …..
L’anima così viene toccata…. esce all’aperto….
emergendo dalla profondità del suo IO….
Sei tu l’oggetto….
L’essere … o avere del suo sguardo ossessivo….
sviluppo sociale … qualità… e funzioni, viene chiarita
vista …. da ricchi e poveri… da giusti… o da imbecilli…
La realtà viene toccata dal tuo velato sorriso ….
Così guardandoti… la duplice ragione … essere … io
mi dà serenità …. gioia di vivere… pensare che la vita è fatta anche di ironia
Ha un che di sacro il tuo sorriso
E un volto che attira come falena grigia… su una fonte di luce ….
abbagliando … e incendiando … una cosa viva …
Tu per me sei quadro-specchio … nella mia vita …
guardo il tuo ritratto…. e trovo un me stesso …
In un mondo che corre, e ruota su se stesso….
Quanto di vivo c’è in noi?? …. e il tempo ??
Uno scetticismo in me, … che genera ironia.
A Ottavio, guardando la sua mostra di Hari Bertoja
Trasparente cura
e intensità, ricordo:
una fotografia
delle vite che sono.
Nascosto il mondo che si accese,
la donna che vi scese
tra il mare geometrico
e il segno e il non segno
-sogno nella presenza,
presenza nel mistero:
quotidiano antico.
NINNA-NANNA di Nunzia Piccinni
Non ricordo le linee del tuo volto, ma se prendo
uno scialle dall’armadio, sento la voce
di una nonna che si siede accanto a me, parlandomi
di ciò che non si vede.
Ogni sera recitiamo
una preghiera per benedire il dono
della vita.
I tuoi capelli sono bianchi e qua e là c’è
qualche ruga, eppure non ti lamenti.
Il nonno è sprofondato nel sonno,
ma la sua mano guida il mio cuore
senza sosta.
Mi parla di Bibbia come di ciò che non è scritto
sulla sabbia.
Mi racconta del Signore che portò l’amore
sulla Terra.
Mi dice che Gesù proteggerà i miei passi,
quando voi sarete cielo per cullarmi
e stelle per seguirmi.
SALVARSI SI PUO’ di Nunzia Piccinni
Gronda di sangue e pietà quel pezzo
di legno, qui davanti a me.
E’ la croce su cui il migliore degli uomini sfidò
il peccato.
E’ il luogo di santità nel quale il male si piegò
al bene, perdonando l’odio.
L’amore ha lavato ogni impurità.
La fede ha sconfitto il sospetto.
La luce ha spalancato le porte del buio.
La sofferenza ha trovato il senso.
Il dolore ha domato il disprezzo.
Le lacrime hanno lenito i lamenti.
Chiodi hanno trafitto mani e piedi.
Spine hanno ferito il capo, per salvare anime.
In un tempo lontano su questa terra, Qualcuno è morto
per noi e da Lassù ci guarda e ci guida.
Conosce i cuori, comprende le paure, consola gli affanni.
Il sacrificio ha portato la vita.
Abbandoniamoci al Signore e Lui ci accoglierà!
NON PIANGERE MAMMA di Giuseppe Curci
Non piangere mamma
se adesso sono lontano.
Il mare mi ha costretto
a lasciare i tuoi occhi, il tuo sorriso, il tuo profumo,
i miei ulivi, la mia terra.
Ma anche se ora sono friulano,
il mio cuore è sempre lì nella tua mano.