la lista completa dei vincitori: scarica il PDF qui
ILCOMPITO DI UN CONCORSO, IL VALORE DI UNA GIURIA, LA BELLEZZA E LA POESIA
La giuria della XI edizione del Concorso “Invito alla poesia” ha infine scelto la rosa dei vincitori e dei segnalati per la pubblicazione nella Antologia a cura della Associazione.
Un grazie va a loro: Sofia Cassanelli Apostoli, Hari Bertoja, Cristina Gerin, Elena Giacomin, Ottavio Gruber, Giorgio Micheli, Sandro Pecchiari e Fabrizio Stefanini che hanno scelto i testi ritenuti migliori fra 400 candidati.
Inoltre voglio ringraziare Ottavio Gruber per l’enorme e paziente lavoro da “segretario” che ha quotidianamente compiuto (qui nel nostro studio a pochi metri di distanza da me) e Giovanni Destradi che ha collaborato alacremente nei lavori di segreteria (lui probabilmente a pochi metri di distanza da Lili Radoeva Destradi, sua sposa).
Perché, mi sono domandata, le donne che scrivono poesia sono così belle? Immergiamoci allora nello sguardo di queste tre poetesse che conosceremo a Trieste durante la Festa di premiazione il 1 settembre nel Navarro Hotel Via Cavour 7.E’ Veruska Vertuani, con la poesia “Magazzino 18” la vincitrice del Prima Premio, come lei stessa si definisce “la donna più semplice del mondo”.
Fabiana Petozzi, già nostra amica per avere vinto una precedente edizione, è stata riconosciuta meritevole del Secondo Premio. Fabiana forse, diversamente di Veruska, vuole suggerire le sue ombre se guardiamo il suo profilo Facebook. La poesia premiata si intitola “Mondo Intimo” .
Rita Muscardin,di Savona si lascia accogliere dall’abbraccio del mare. E mette in poesia “La tragica compostezza del silenzio” vincendo il Terzo premio.
Ex aequo i premi speciali della Giuria a Tiziana Monari , “La luce dei mandorli” e a Stefano Peressini con “Gitano”. Ci sono poi i segnalati per la pubblicazione e le “poesie del cuore”.
Vedi la lista completa dei vincitori e segnalati qui Vincitori 2018
Tutti “vincitori”, segnalati per la pubblicazione e poeti del cuore nella Festa di Premiazione dell’ 1 settembre leggeranno la loro poesia, riceveranno il loro premio e verranno pubblicati nell’Antologia a cura dell’associazione che quest’anno avrà l’ISBN risultando così indicizzato nei cataloghi nazionali e internazionali, di cui riceveranno una copia. E inoltre incontraranno altri amici di Trieste che amano incontrarsi per leggere e rileggere le loro opere.
Un concorso non ha solo il compito di distribuire premi o allori da curriculum letterario. Ha un compito più nobile : quello di portare in luce aspetti di una molteplice cultura poetica, che esprime esperienze molto diverse, linguaggi non omologati, qualche volta neppure del tutto riconosciuti. Ad un concorso arrivano candidature diversissime e il compito è, fermo restando il rispetto per chi ha voluto partecipare, quello di scegliere ciò che appare affinato interiormente e linguisticamente. La poesia è frutto di grande cura, pensiero più che emozione, pensiero profondo e complesso, sulle cose, tra le cose, con il proprio cammino, i propri tempi, le pause: cura tanta cura, nulla lasciato al caso, non una pausa, non un segno di interpunzione non una maiuscola o una minuscola, perché tutto questo universo segnico ci rappresenta attraverso la densità della poesia . Senza atto poetico non c’è scrittura. Per questo la “poesia” è importante anche al di fuori e al di là della poesia, perché l’atto poetico rappresenta uno status, una condizione dell’uomo, dentro cui l’uomo porta a compimento qualche momento di perfezione.
E’ responsabilità della giuria leggendo e rileggendo cercare di corrispondere a questo compito. Per questo c’è tanto lavoro.
Una parola sulle “poesie del cuore” che si trovano nell’elenco dei premiati e dei segnalati. Alla fine delle selezioni, poiché per pubblicarle in libro non possiamo andare oltre un certo numero, qualche poesia che anche è piaciuta rimane fuori. Ci sono i gusti soggettivi e il numero dei voti non la premia. Ma ci sono poesie che hanno colpito così profondamente i giurati che ciascuno può indicare appunto la sua “poesia del cuore” da pubblicare indipendentemente dal numero di voti. Non si tratta di un “premio di consolazione”. Perché colpire profondamente una persona con la propria poesia non è cosa di poco conto. Dunque le poesie del Cuore sono poesie scelte come tutte le altre. Solo in modo diverso.
A tutti un meraviglioso augurio di portare “poesia”, con qualunque mezzo, scrivendola, leggendola, rflettendo pubblicamente su ciò che essa ha dato e può dare, senza schematismi , dal vivo dei bisogni interiori della parola. Perché è sempre la parola che dà forma alle cose e alle relazioni, nella luce positiva dello sguardo.
Gabriella Valera