30 settembre 2023 Sentiero dei Poeti
Davanti a Srecko Kosovel
Breve note sul poeta e lettura della poesia ottobre.
Oriana: qui e ora… adesso cos’è l’attimo… presente all’aurora… ho amato in simbiosi di pace
Maria Vittoria :legge poesia di Annadina Menganziol Il posto delle viole… mandorlo e forsizia sul Carso si rincorrono le viole… giorno senza sogni e senza vento… venvento di bora che spolveri storia semina fiori in loro memoria
Mark :Abbiamo perso il contatto con la terra e i nostri passi… abbiamo rotto la storia… abbiamo colto il mondo in uno schermo e nessuno sa cogliere… nelnel suo piccolo sguardo di uomo porta riflesso il battito di una farfalla in una fotografia
Ottavio : Sommacco… gemma del Carso… i tuoi colori compagni ai sempreverdi… riscaldarono il mio cuore nel barbaro Paese, dove l’idioma è aspro e il pane amaro.
Davanti a Umberto Saba, brevi cenni lettura de a mia moglie
Oriana :Amai… e amore fu e dolore fu… persino il tuo dolore amai… inciampai ma non lasciai la tua tremula mano… Amai in ogni modo
Mark: Per fare una poesia… un esplodere di terre vergini… per quanto vacuo deve addentrarsi nel sogno accompagnare con mano il nero seme… condannare alla presenza
Maria Vittoria : Fragilità… non amarmi per i miei capelli bianchi per un animo fragile… fisico stanco… non amarmi per le cose belle… amami soltanto per amore
Ottavio : strada vicentina… una tenue foschia tinta di rosa… arriva dal piano accentuando il silenzio delle pietraie alle mie spalle… bello indugiare ancora per sentire nel buio l’usignolo.
Davanti a Igo Gruden brevi note e la poesia
Oriana :bentornato autunno… anche se il sole si è spento le rondini hanno preso il volo… l’incanto del bosco un sorriso mi rimanda ad altri paesaggi… quella barca quasi rinsecchita
Mark :Libretto d’istruzioni… strumento straniero… batti l’onda… esplora nuove acque di nuovi fiumi… perditi tra le tracce del tuo eterno perderti… forse
Maria Vittoria : Un senso trascurato, il sesto senso… le parole più belle quelle che hai dentro di te e che lasci dentro… nel frastuono del mondo non si sentirebbero come un profumo prezioso che a contatto con l’aria svanirebbe
Ottavio :Acini proibiti… tra filari di viti nodose gonfie di luce ottobrina… rubare con occhi e mani e gambe inquiete… più tardi un senso di colpa… ma mai vinceva l’ebbrezza del proibito.
Anna Piccioni